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Comune di Coggiola
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Il toponimo è probabilmente adattamento di Cozola, da accostarsi a Cotius, ossia "monticello sassoso" come suggerito dall'Olivieri, ipotesi questa che verrebbe confermata dalla posizione dell'insediamento.
Avara in verità di notizie storiche di particolare rilievo, delle vicende di Coggiola vale la pena ricordare l'episodio disastroso del passaggio dell'eretico fra Dolcino che nel 1306 saccheggiò e diede alle fiamme Coggiola.

Riedificato qualche decennio successivo a opera di una famiglia nobile vercellese, gli Alciati, il paese fu nuovamente oggetto di requisizioni durante l'occupazione francese e nemmeno sotto il dominio dei Savoia potè godere di una certa tranquillità a causa della gravosa pressione fiscale.
Segno di nota la costruzione di uno stato autonomo nel XVI secolo.

Per quanto riguarda i vincoli paesaggistici si invita a visionare la tavola P2 "Beni Paesaggistici" del Piano Paesaggistico Regionale adottato dalla Regione Piemonte adottato dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 20-1442 del 18 maggio 2015, e consultabile al link riportato in basso.


Attraversata dalla valle Strona e giunti in val Sessera si scende in direzione di Portula, e dopo aver oltrepassato il torrente omonimo, ci troviamo di fronte ad uno dei centri industriali di questa vallata. Già dalla seconda metà del Settecento la tessitura - prima a mano e poi, col progredire della tecnica meccanica - costituiva la base per l'economia della comunità.
E ancora oggi a dare un aspetto singolare al paese sono proprio i numerosi stabilimenti che sorgono sulle sponde del torrente Sessera.

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